Giovedì 15 Dicembre alle ore 17.30 – 19.30, al Centro Studi Sereno Regis di Torino, nell’ambito del progetto “Signornò! Torino città protagonista della storia dell’obiezione di coscienza in Italia”, ci sarà la presentazione del libro “Non un uomo né un soldo” (Edizioni Gruppo Abele) di Marco Labbate: con l’autore dialogano Beppe Marasso, Piercarlo Racca, Angela Dogliotti, Pietro Polito e Massimiliano Fortuna.


E, sempre a proposito di obiezione di coscienza, Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, ha diffuso il seguente aggiornamento sugli obiettori di coscienza ucraini e russi e sul convegno a Roma di oggi e domani.

1) L’udienza fissata oggi alla Corte d’Appello di Ivano-Frankivs’k per discutere del ricorso presentato dall’obiettore di coscienza evangelico Vitaliy Alekseinko che chiede la libertà vigilata al posto della condanna ad un anno di carcere per “elusione del servizio militare durante la mobilitazione”, è stata rinviata a causa di un blackout nella zona. Come sapete al processo era comunque presente, su mandato del Movimento Nonviolento, l’avvocato Nicola Canestrini come osservatore del rispetto dei diritti dell’imputato. Canestrini ha potuto incontrare il Presidente del Tribunale, gli altri avvocati difensori, e lo stesso Vitaliy incriminato del reato di obiezione di coscienza, il quale ha dichiarato: “Il diritto alla libertà di coscienza e di religione riconosciuto dalla Costituzione ucraina non è per tutti; oggi vale solo per qualcuno”.

Non è questo il primo caso di obiezione di coscienza in Ucraina, ma è la prima volta che si accendono i riflettori internazionali dei media e che interviene un avvocato come osservatore internazionale. “Il dissenso espresso pacificamente, anche e soprattutto in tempi di retorica bellicista, non solo in Ucraina è un bene prezioso per la democrazia – ha detto Canestrini –. Sono qui a chiedere il rispetto dei diritti fondamentali per tutti, e perché gli avvocati e le avvocate stanno nei posti dove nessuno vuole stare, a difendere persone che nessuno vuole difendere”.

2) E’ arrivato oggi in Italia il responsabile del Movimento degli Obiettori di Coscienza Russi. Si chiama Alexander Belik, è un giovane obiettore esule in Estonia, rifugiato come dissidente politico e antimilitarista dal regime di Putin. Alexander parteciperà mercoledì ad una conferenza stampa (ore 11 in via Palestro 24 – Centro Congressi Villa Palestro) organizzata da Un Ponte Per e Movimento Nonviolento per presentare le firme raccolte dalla Campagna di Obiezione alla guerra e per sostenere la richiesta di asilo, protezione e status di rifugiati politici in UE per obiettori, disertori e renitenti russi, ucraini e bielorussi. Belik rimarrà a Roma dal 12 al 15 dicembre. Farà un incontro alla Sapienza, parteciperà al Convegno odc e rilascerà interviste a giornalisti e media.

3) Si terrà a Roma mercoledì e giovedì 14 e 15 dicembre, il Convegno “50 anni di obiezione di coscienza per la pace”, organizzato da CNESC e Movimento Nonviolento, durante il quale ci sarà una sessione speciale “Dialogo tra obiettori italiani, russi e ucraini”, moderato da Luca Liverano di Avvenire, con la partecipazione di Daniele Lugli (presidente emerito MN), Alexander Belik (Movimento Obiettori di coscienza russi) e Yurii Sheliazenko (Movimento Pacifista Ucraino).

Allego tre schede

Ciao.

Mao Valpiana

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