<<Giorgio era prima di tutto un buon amico. Una persona mite, gentile, di rara sensibilità. determinato, con le idee chiare (a volte visionario) e instancabile. Una persona presente e sulla quale poter sempre contare. Un grande dono!
Era un uomo onesto e giusto. Con un profondo senso delle istituzioni, di civismo e dell’impegno politico: consapevole del valore di farvi parte. Convinto che esserci e partecipare avrebbe fatto la differenza.
e per questo lui decise di essere presente. Lo fece con la mia amministrazione, impegnandosi per ben dieci anni (dal 2009 al 2019) ne consiglio comunale di Colleretto Giacosa. I primi cinque anni come assessore e poi come consigliere comunale ricoprendo sempre il proprio ruolo in modo responsabile, disponibile, dimostrando grande attenzione nei confronti di temi e argomenti a lui più cari come i temi ambientali, le tecnologie e la cultura. Giorgio non fece l’assessore e il consigliere per finta: cioè solo alzando la mano. No! Lo fece in modo consapevole. Come era solito fare lui. Entrando nel merito delle cose. Discutendo. Partecipando. Dicendo la sua. A volte esprimendo posizioni differenti ma soprattutto stimolandoci, inducendomi come Sindaca e come amministratori ad andare avanti. Con determinazione anche sulle visioni di lungo periodo. Mai banale. Mai supino. Anzi, spingendo a essere migliori, giusti e a crescere.
Penso (sin dalla sua costituzione) abbia fatto parte del Gruppo di Protezione Civile continuando sempre a garantire la sua disponibilità al gruppo di cui ne è ancora parte.
Era un cooperatore che si riconosceva nei valori e nei principi dell’Eguaglianza, dell’Equità, della Solidarietà. Fermamente convinto che una serie di Enti / Organismi meglio avrebbero funzionato se gestiti, governati, stimolati e controllati dai cittadini in quanto soci. Per questo, in questi anni, si è sempre speso in prima persona per realtà associative presenti in Canavese come la nostra Cooperativa di consumo di Colleretto, AEG Coop e la Coop di Cuorgnè.
Le frequentazioni, le passioni comuni, i valori politici e sociali condivisi (e quindi non è stata una questione solo di tempo) ci ha fatti diventare buoni amici. Con Giorgio (e altre persone) ho e abbiamo condiviso molto e anche in modo gioioso e intenso. Forse e anche con un senso di attenzione e di protezione nei suoi confronti che era il nostro modo di volergli bene. Un’amicizia vera, profonda anche se riservata e reciprocamente rispettosa come lo era lui.
Mi piace come l’ha ricordato e descritto Giacomo Bottino. Un uomo sorridente e premuroso, eppur animato da una curiosità giudiziosa e una tensione inesauribile per le cose della vita e della cultura. C’era in lui un tratto del Marcovaldo di Calvino, una di quelle poche anime sensibili che sanno percepire come “doni in consueti i pollini di fiore d’altre terre”. Sono quelli come Giorgio a rendere la terra più lieve.
Per me e per molti altri di noi resterà per sempre: Nostro Giorgio. >>
Paola Gamba, già sindaca di Colleretto Giacosa.
<<Ricordare Piergiorgio non è facile perché era un tipo speciale che a volte ti lasciava sorpreso e sconcertato.
Era una persona semplice, che viveva in un mondo tutto suo. Ciò che per gli altri era importante per lui non lo era. Ciò che interessava gli altri per lui era secondario e se gli davi qualche consiglio diceva di sì, ti dava ragione ma capivi che lo faceva per non contraddirti e tutto restava come prima.
Era una persona umile, sempre presente e disponibile ma non ingombrante. Mai in prima fila, se non nelle marce della pace, sempre attento a cogliere le necessità degli altri.
Era una persona intelligente. Quando andavi a casa sua aveva sempre il televisore acceso per seguire programmi di storia, di attualità, telegiornali e dibattiti di ogni genere e quando interveniva capivi che era sempre informato e che parlava con cognizione.
Era un sognatore. Sognava la pace e se a volte si arrabbiava era proprio perché i governanti nazionali e internazionali non si impegnavano a fondo per ottenerla. E quando lo mettevi di fronte alla realtà e si rendeva conto che questa era diversa dai suoi sogni, stava zitto ma i suoi occhi esprimevano tristezza e sconforto e chiedeva: “ma allora non ci sarà mai la pace?”.
Era un uomo di pace, della pace di Cristo, ma direi meglio di Pax Christi. Quanti passi ha percorso nelle marce della pace, anche con la sua cara mamma. A quanti incontri, convegni, assemblee ha partecipato. Conosciuto da tutti, ogni tanto partiva in quarta per parlare con qualcuno, per esprimere i suoi pensieri di pace per condividere la sua idea di pace. Ed era un grande ammiratore di mons. Bettazzi e se a qualche incontro non c’era il vescovo Luigi fra i relatori, diceva seccato : qui ci voleva Bettazzi.
E ora, a pochi mesi di distanza Piergiorgio ha raggiunto il suo amato vescovo e da lassù potranno assieme dare una mano a tutti noi. Ricordati Piergiorgio in particolare di tuo nipote impegnato a lottare con la malattia, di tuo fratello e di tua cognata. Ricordati di tutti gli abitanti di Colleretto, e di quelli che ti sono stati vicini in questi ultimi giorni. Ricordati della nostra diocesi e del suo vescovo Edoardo che ti era molto caro, e infine ricordati di Pax Christi, di tutti i Punti Pace ma in particolare di quello di Ivrea che hai seguito per tanti anni. Ispiraci idee nuove e fa che abbiamo sempre la volontà e la forza di concretizzarle.
A Dio Piergiorgio, a Dio…>>
Gustavo Gnavi a nome di Pax Christi Ivrea
Ci hai lasciati in maniera repentina, senza che potessimo prepararci a salutarti; senza che ti dessimo modo di farti capire come tu fossi importante per noi, per Pax Christi…
Ora sia premiata la tua ansia di pace e di giustizia.
Riposa, ora, perchè oggi sei stato invitato alla manifestazione più bella e più vera, nella quale la pace e la giustizia non sono più un obiettivo e una fatica ma l’eterno presente.
Caro Pier Giorgio, caro vescovo Luigi,
a noi piace pensarvi riuniti come in queste foto;
credenti o no, l’affetto che abbiamo nutrito per voi
non si rassegna alla morte come fine
di tutto quello che siete stati per noi in vita,
ciascuno di voi nel proprio specifico modo;
l’autorevolezza mai prepotente del vescovo Luigi,
l’obbedienza mai supina di Pier Giorgio
ci vengono oggi consegnate insieme, indivise,
come testamento spirituale
sarete sempre con noi,
sarete sempre per noi Pax Christi Ivrea
1 Commento
Quanta tristezza…. e qua te discussioni….
Riposa in Pace 🏳️🌈🙏😘