Il primo nome di Pax Christi Internazionale è “Pax Christi, Crociata di preghiera per la Germania” , poichè il Movimento, che nasce in Francia ufficialmente il 13 Marzo 1943, viene inizialmente orientato a favorire la riconciliazione delle popolazioni francesi e tedesche attraverso la preghiera, la riconciliazione e la coscientizzazione. Nel pieno della catastrofe della seconda guerra mondiale, a parlare di riconciliazione tra francesi e tedeschi si rischia la pena capitale per tradimento e spionaggio; eppure pare che l’iniziativa, fattasi poi Movimento, nasca per iniziativa di una donnaMarthe Dortel – Claudot (ved. nota 1), alla quale subito si affianca il vescovo Pierre-Marie Théas (ved. nota 2).

La prima campagna organizzata dal costituito Movimento è “Pax Christi in Regno Christi”, con lo scopo assolutamente non facile di riconciliare francesi e tedeschi da sempre divisi ma ora uniti nella tragedia del conflitto appena conclusosi, perchè da qualsiasi guerra nessuno esce vincitore.

Parlare di riconciliazione e di unità tra nemici è decisamente pericoloso ed impopolare in un mondo dove aggressioni e difese si giustificavano in nome del Dio degli Eserciti; eppure la “scandalosa” rivoluzione di Pax Christi sa proporre ai nemici di un tempo di sentirsi uniti nel Dio della Pace, in nome di suo Figlio, vittima e vincitore delle divisioni e dei poteri umani.    

Dopo aver cambiato nome nel ’47 in “Crociata di preghiera per le nazioni” e nel 1950 finalmente in “Pax Christi”, vede in quegli anni la nascita di  sue Comunità in Inghilterra, Belgio, Paesi Bassi, Austria e in Svizzera.

Grazie a mons. Giovan Battista Montini, nel 1952 papa Pio XII riconosce e benedice di fatto il Movimento.

Il cardinale francese Maurice Feltin è il primo presidente di Pax Christi International e ne struttura il programma su tre linee portanti: preghiera, studio, azione.

Dalla fine degli anni cinquanta e per tutti gli anni Sessanta, il Movimento si estende nell’Europa Occidentale aprendo sezioni nazionali in Irlanda, Spagna, Italia e Lussemburgo. In questi anni presidente è il cardinale Bernard Jan Alfrink.

L’Enciclica Pacem in Terris di Giovanni XXIII (1963), nella quale la pace viene legata alla giustizia ed al rispetto dei diritti umani, segna una svolta nella vita del movimento tanto da diventarne la nuova “Carta” ideale.

Papa Paolo VI, nella Populorum Progressio (1967), affianca alla pace il tema dello sviluppo dei popoli.

Questi documenti hanno permesso al Movimento di ampliare il proprio raggio di azione anche alla giustizia ed alla solidarietà.

All’inizio degli anni Settanta il movimento giunge negli U.S.A. ed in Australia.

Attualmente il movimento è presente in tutti e cinque i continenti, ha sezioni in diciannove Stati, mentre in altri sette vi sono gruppi associati ed in dieci, gruppi affiliati.

Oggi Pax Christi si riconosce nella linea e nei documenti di papa Francesco, a monito che le guerre nascono per la predazione delle risorse del Creato di cui il genere umano è custode e beneficiario, non padrone; una enciclica per tutti: Laudato si’.

lapide a ricordo della nascita del Movimento di Pax Christi International per merito di M.me Dortel-Claudot

(nota 1) M.me Dorthel-Claudot (1907-1993) francese, proveniente da una famiglia di alti ufficiali, co-fondatrice nel 1945 di Pax Christi International, fece sì che l’inedito movimento fondasse sull’urgenza evangelica di riunire e di riconciliare i cattolici francesi e tedeschi.  Con la guerra ancora in corso ed in una Francia dove si rischiava la fucilazione per tradimento a parlare di riconciliazione con la Germania, Marthe scrive nel suo quaderno spirituale il 23/12/44: “All’improvviso sono stata assalita dall’angoscia, pensando a come dovevano sentirsi i cattolici tedeschi preparandosi alle feste di Natale. Ho sentito il bisogno di offrire la mia comunione per la Germania e ho capito che dobbiamo pregare per il rinnovamento morale e spirituale di questo Paese che ha patito 12 anni di dominazione nazista”.

Marthe Dortel – Claudot

(nota 2) Mons, Théas (1894-1977) vescovo di Montauban, Tarbes e Lourdes, fu co-fondatore nel 1945 di Pax Christi International. Figura significativa nella resistenza cattolica francese al nazismo ed al fascismo di Vichy tanto da essere rinchiuso nel campo di concentramento di Compiègne durante l’occupazione tedesca della Francia, è riconosciuto come Giusto tra le Nazioni da Yad Vashem per i suoi sforzi nel proteggere gli ebrei dall’Olocausto.

vescovo Pierre-Marie Théas

Scrivi un commento