Questa lettera aperta a sostegno del Trattato del 2017 sulla proibizione delle armi nucleari è firmata da 56 tra ex presidenti, primi ministri, ministri degli esteri e difesa, ministri di 20 stati membri della NATO, nonché del Giappone e Corea del Sud.
Tutti questi stati attualmente rivendicano la protezione dalle armi nucleari statunitensi e non hanno ancora aderito al trattato. La lettera sarà inviata agli attuali leader di questi stati. I co-firmatari includono l’ex segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon e due ex segretari generali della NATO, Javier Solana e Willy Claes.
“La pandemia di coronavirus ha chiaramente dimostrato l’urgente necessita di una maggiore cooperazione internazionale per affrontare tutte le principali minacce alla salute e al benessere dell’umanità. Primariamente la minaccia di una guerra nucleare. Il rischio di una detonazione di armi nucleari oggi – sia per caso, errore di calcolo o per intenzione – sembra essere in aumento, con il recente dispiegamento di nuovi tipi di armi nucleari, l’abbandono del controllo degli armamenti previsti da accordi di lunga data e il pericolo reale di attacchi informatici alle infrastrutture nucleari.
Dobbiamo prestare attenzione agli avvertimenti di scienziati, medici e altri esperti. Non dobbiamo camminare come sonnambuli verso una crisi di proporzioni ancora maggiori di quella che abbiamo vissuto quest’anno.
Non e difficile prevedere come la retorica bellicosa e l’inadeguato giudizio di leader di nazioni dotate di armi nucleari potrebbero provocare una calamità tale da colpire tutte le nazioni e tutti i popoli.
Come ex leader, ministri degli esteri e ministri della difesa di Albania, Belgio, Canada, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Giappone, Lettonia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Corea del Sud, Spagna e Turchia – tutti paesi che rivendicano la protezione delle armi nucleari alleate – facciamo appello agli attuali leader per promuovere il disarmo prima che sia troppo tardi.
Un ovvio punto di partenza per i leader dei nostri paesi sarebbe dichiarare senza riserve che le armi nucleari non servono ai legittimi scopi militari o strategici, alla luce delle catastrofiche conseguenze umane e ambientali del loro utilizzo. In altre parole, i nostri paesi dovrebbero rifiutare qualsiasi ruolo per le armi nucleari in nostra difesa.
Rivendicando la protezione delle armi nucleari, stiamo promuovendo la pericolosa ed errata convinzione che le armi nucleari aumentino la sicurezza. Piuttosto che consentire il progresso verso un mondo libero dalle armi nucleari lo stiamo ostacolando e stiamo perpetuando il pericolo nucleare, tutto per paura di turbare i nostri alleati che si aggrappano a queste armi di distruzione di massa.
Ma gli amici possono e devono parlare agli amici quando essi si impegnano in un comportamento sconsiderato che mette le loro e le nostre vite in pericolo.
Senza dubbio é in corso una nuova corsa agli armamenti nucleari, dunque una corsa al disarmo è urgente e necessaria. E’ tempo di porre fine definitivamente all’era della dipendenza dalle armi nucleari.
Nel 2017, 122 paesi hanno compiuto un passo coraggioso ma atteso da tempo in quella direzione adottando il “Trattato sulla proibizione delle armi nucleari”, un accordo globale fondamentale che pone le armi nucleari sulla stessa base giuridica delle armi chimiche e biologiche e stabilisce un accordo quadro per eliminarle in modo verificabile e irreversibile. Presto diventerà una legge internazionale vincolante.
Ad oggi, i nostri paesi hanno scelto di non unirsi alla maggioranza mondiale nel sostenere questo Trattato. Ma i nostri leader dovrebbero riconsiderare le loro posizioni. Non possiamo permetterci di esitare di fronte a questa minaccia esistenziale per l’umanità. Dobbiamo mostrare coraggio e audacia e aderire al trattato.
Come Stati, facenti parte della NATO, potremmo rimanere in alleanze con Stati dotati di armi nucleari, perché nulla nel trattato ne nei nostri rispettivi patti di difesa lo preclude. Ma saremmo legalmente vincolati a fare in modo che mai, in nessuna circostanza, accettassimo di assistere o incoraggiare i nostri alleati a utilizzare, minacciare di utilizzare o possedere armi nucleari.
Dato l’ampio consenso popolare nei nostri paesi per il disarmo, questa sarebbe una mossa non controversa e molto lodata.
Il trattato di proibizione e un importante rafforzamento del Trattato di non proliferazione vecchio di mezzo secolo, che, sebbene sia riuscito in maniera notevole a frenare la diffusione delle armi nucleari nella maggioranza dei paesi, non e riuscito a stabilire un tabù universale contro il possesso delle armi nucleari.
Le cinque nazioni dotate di armi nucleari che le possedevano all’epoca del negoziato TNP – Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina – sembra lo intendano come una licenza per mantenere le loro forze nucleari per sempre. Invece di disarmare, stanno investendo pesantemente negli aggiornamenti ai loro arsenali, con l’intenzione di mantenerli per molti decenni a venire.
Questo e palesemente inaccettabile. Il Trattato di proibizione adottato nel 2017 può aiutare a porre fine a decenni di paralisi nel disarmo.
E un faro di speranza in un tempo di oscurità. Consente ai paesi di iscriversi alla più alta norma multilaterale disponibile contro le armi nucleari per creare una efficace pressione internazionale.
Come riconosce il suo preambolo, gli effetti delle armi nucleari “trascendono i confini nazionali, pongono gravi implicazioni per la sopravvivenza umana, l’ambiente, lo sviluppo socioeconomico, l’economia globale, la sicurezza alimentare e la salute sia per le generazioni presenti che future e hanno un impatto sproporzionato su donne e ragazze, anche a seguito di Radiazione ionizzanti”.
Con quasi 14.000 armi nucleari situate in dozzine di siti in tutto il mondo oltre che nei sottomarini che pattugliano gli oceani in ogni momento, la capacita di distruzione và oltre la nostra immaginazione. Tutti i leader responsabili devono agire ora per garantire che gli orrori del 1945 non siano mai più ripetuti. Prima o poi, la nostra fortuna finirà, a meno che non agiamo. Il Trattato per il divieto delle armi nucleari fornisce le basi per un mondo più sicuro, libero da questa ultima minaccia. Noi dobbiamo abbracciarlo ora e lavorare per coinvolgere gli altri. Non esiste una cura per una guerra nucleare. La prevenzione è la nostra unica opzione.
Firmata da:
Lloyd AXWORTHY – Ex ministro degli affari esteri del Canada
BAN Ki-moon – Ex segretario generale delle Nazioni Unite e ministro degli affari esteri della Corea del Sud
Jean-Jacques BLAIS – Ex ministro della difesa nazionale del Canada
Kjell Magne BONDEVIK – Ex Primo Ministro e Ministro degli affari esteri della Norvegia
Ylli BUFI – Ex primo ministro albanese
Jean CHRETIEN – Ex primo ministro del Canada
Willy CLAES – Ex ministro degli Affari esteri del Belgio e Segretario generale della NATO
Erik DERYCKE – Ex ministro degli affari esteri del Belgio
Joschka FISCHER – Ex ministro federale degli affari esteri della Germania
Franco FRATTINI – Gia Ministro degli Affari Esteri italiano e Vicepresidente della Commissione Europea
Ingibjorg Solrun GISLADOTTIR – Ex ministro degli affari esteri dell’Islanda
Bjorn Tore GODAL – Ex ministro degli affari esteri e ministro della difesa della Norvegia
Bill GRAHAM – Ex ministro degli affari esteri e ministro della difesa nazionale del Canada
HATOYAMA Yukio – Ex Primo Ministro del Giappone
Thorbjorn JAGLAND – Ex Primo Ministro e Ministro degli affari esteri della Norvegia
Ljubica JELUŠIČ – Ex ministro della difesa della Slovenia
Tālavs JUNDZIS – Ex ministro della difesa della Lettonia
Jan KAVAN – Ex ministro degli affari esteri della Repubblica ceca e presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite
Alojz KRAPEŽ – Ex ministro della difesa della Slovenia
Ģirts Valdis KRISTOVSKIS – Ex ministro degli affari esteri, ministro della difesa e ministro degli interni della Lettonia
Aleksander KWAŚNIEWSKI – Ex presidente della Polonia
Yves LETERME – Ex primo ministro e ministro degli affari esteri del Belgio
Enrico LETTA – Ex Primo Ministro italiano
Eldbjorg LOWER – Ex ministro della difesa della Norvegia
Mogens LYKKETOFT – Ex ministro degli affari esteri della Danimarca
John McCALLUM – Ex ministro della difesa nazionale del Canada
John MANLEY – Ex vice primo ministro e ministro degli affari esteri del Canada
Rexhep MEIDANI – Ex presidente dell’Albania
Zdravko MRŠIĆ – Ex ministro degli affari esteri della Croazia
Linda MŪRNIECE – Ex ministro della difesa della Lettonia
Fatos NANO – Ex primo ministro albanese
Holger K. NIELSEN – Ex ministro degli affari esteri della Danimarca
Andrzej OLECHOWSKI – Ex ministro degli affari esteri della Polonia
Kjeld OLESEN – Ex ministro degli affari esteri e ministro della difesa della Danimarca
Ana de PALACIO Y DEL VALLE-LERSUNDI – Ex ministro degli affari esteri della Spagna
Theodoros PANGALOS – Ex vice primo ministro e ministro degli affari esteri della Grecia
Jan PRONK – Ex ministro della difesa (ad interim) e ministro della cooperazione allo sviluppo dei Paesi Bassi
Vesna PUSIĆ – Ex vice primo ministro e ministro degli affari esteri ed europei della Croazia
Dariusz ROSATI – Ex ministro degli affari esteri della Polonia
Rudolf SCHARPING – Ex ministro federale della difesa della Germania
Juraj SCHENK – Ex ministro degli affari esteri della Slovacchia
Nuno SEVERIANO TEIXEIRA – Ex ministro della difesa nazionale del Portogallo
Johanna SIGURDARDOTTIR – Ex primo ministro islandese –
Ossur SKARPHEDINSSON – Ex ministro degli affari esteri dell’Islanda
Javier SOLANA – Ex ministro degli Affari esteri della Spagna e Segretario generale della NATO
Anne-Grete STROM-ERICHSEN – Ex ministro della difesa della Norvegia
Hanna SUCHOCKA – Ex Primo Ministro della Polonia
SZEKERES Imre ex ministro della difesa dell’Ungheria
TANAKA Makiko – Ex ministro degli affari esteri del Giappone
TANAKA Naoki – Ex ministro della difesa del Giappone
Danilo TURK – Ex presidente della Slovenia
Hikmet Sami TURK – Ex ministro della difesa nazionale della Turchia
John N. TURNER – Ex primo ministro del Canada
Guy VERHOFSTADT – Ex primo ministro del Belgio
Knut VOLLEBAK – Ex ministro degli affari esteri della Norvegia
Carlos WESTENDORP Y CABEZA – Ex ministro degli affari esteri della Spagna
vedi anche il testo integrale del TRATTATO SULLA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI al seguente PDF
Interessante è anche il video circa il vero costo delle armi nucleari e che troverete grazie al link